Come fare per...

1)...OTTENERE LA LENTE A CONTATTO (A CARICO DELL'ASL)

Molti di noi usano lenti a contatto per i nostri bimbi. Ma sostanzialmente la procedura che stiamo per spiegare è la stessa anche per chi fa uso di occhiali. Si tratta comunque di supporti protesici che per la particolare patologia che ha colpito i nostri piccoli prevede una copertura economica, quantomeno parziale, se non totale, a carico del sistema sanitario nazionale. Insomma, la lente ce la paga l'ASL! Bisogna seguire i seguenti passi:

A) innanzitutto scegliere l'ottico dove ordinare la lente, con una condizione fondamentale: l'ottico dev'essere convenzionato con la vostra ASL territoriale. La procedura infatti può riguardare solo questa tipologia di ottici. Tenendo presente che siamo in Italia e considerando le note vicende riguardo i pagamenti in ritardo con cui le amministrazioni pubbliche saldano i fornitori, può essere che dobbiate girare qualche ottico prima di trovarne uno ancora convenzionato. Sicuramente nei grandi centri proporzionalmente saranno di più;
B) individuato l'ottico, occorre comunque la prescrizione della lente da parte dell'oculista. In particolare, dell'oculista che vi segue nei vari controlli in ospedale e che magari ha anche operato i vostri bimbi. Infatti sono loro ad essere in possesso della modulistica da utilizzare e da presentare all'ASL territoriale. Mia figlia fino a poco tempo fa i controlli li faceva presso il Meyer di Firenze, dunque vi allego copia del modello che loro utilizzano, tanto per darvi un'idea:


C) al di là dei dati anagrafici del nostro bimbo, dell'indicazione della patologia e dell'eventuale piano terapeutico, la parte più importante è quella del presidio, di cui va indicato il quantitativo (n.) ed il codice. Questi ultimi dati si ricavano dal c.d. "nomenclatore tariffario", una sorta di lista della spesa dove per ogni supporto protesico è indicato un codice ed anche il relativo costo. Il nomenclatore è allegato al Decreto Ministeriale n° 332 del 27/08/1999 ed è composto di tre parti: la prima riguarda i dispositivi protesici costruiti su misura e quelli di serie il cui utilizzo comporta una personalizzazione che dev'essere effettuata da un tecnico abilitato e su prestazione medica; la seconda parte contiene l'elenco dei dispositivi di serie; la terza elenca i dispositivi acquistati dalle ASL ed assegnati in uso agli utenti. Ecco il link al nomenclatore: http://www.inail.it/internet_web/wcm/idc/groups/internet/documents/document/ucm_085678.pdf. Per quello che ci riguarda, il codice è 21.03.09.045 ("lente al silicone solo per afachia da cataratta congenita o traumatica mono o bilaterale"). Il costo viene indicato in €uro 139,44. Mentre la lente per occhiale dovrebbe essere la "lente per afachia o ingrandente in plastica per ipovedenti con codice 21.03.03...." (gli ultimi numeri dipendono da tipo di lente scelta);
D) una volta in possesso della prescrizione, ci si deve recare presso l'Ufficio Protesi della nostra ASL per la consegna della stessa; solitamente non vengono richiesti né copie documenti personali né altro, nei casi in cui presentiamo una prescrizione dopo averne già presentate altre può essere utile allegare un'autocertificazione dove si specifica il motivo di una nuova richiesta, ad esempio come questa:


E) consegnata la prescrizione, si attende a casa il responso. Personalmente, tranne che in un caso, ho atteso al massimo una ventina di giorni o poco più. In caso di risposta positiva riceviamo un documento, di solito in triplice copia, simile al seguente:



F) a questo punto va fatto il collaudo della protesi. Vedete infatti nell'ultimo documento scansionato una parte relativa proprio a questa voce. Il collaudo spetta alla stessa struttura che ha fatto la prescrizione, dunque in sostanza l'oculista controlla che la lente sia giusta. Dunque l'ottico deve aver già ordinato e ricevuto la lente che vi deve consegnare affinché l'oculista possa valutarne l'adeguatezza. Se il collaudo è positivo, il medico sottoscrive tutte e tre le copie del suddetto documento e ve le riconsegna. Noterete una nota nel documento, ovverosia che il collaudo della lente debba avvenire entro il ventesimo giorno dal ricevimento della stessa;
G) con la lente nell'occhio e collaudata e con le tre copie sottoscritte dal medico oculista e già autorizzate dalla ASL, non vi resta che consegnarne due all'ottico che provvederà in prima persona a seguire la procedura per il rimborso della lente da parte dell'ASL.

Sappiamo già che tra le tante disomogeneità di trattamento a livello territoriale, anche questa fattispecie della lente a contatto non si smentisce. Nel senso che sappiamo di ASL che quante lenti richiedi e tante te le passano, altre che si limitano ad una ogni tanto, altre una sola l'anno! Questo al solito può dipendere da una questione economica che a sua volta rimanda a dettami regionali in fatto di contenimento costi, ma anche a questioni d'ignoranza, non sapendo che questo tipo di lenti non possono avere una durata oltre i 3-4 mesi e dunque necessitano di almeno 2-3 ricambi l'anno. Senza contare, come ben sappiamo, che di lenti è bene averne sempre almeno due a disposizione, in caso se ne perda una. Casi non proprio rari, soprattutto quando i nostri bimbi sono piccoli piccoli. 

Anche su questo fronte vorremmo lottare come Associazione per ottenere di più.

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